Goriziana 2022: Assaggi e opinioni

Oramai da tradizione, i primi giorni dell’anno ho l’usanza di brassare la mia Irish Stout che co chiamato Goriziana per poi berla il giorno di San Patrizio. Si tratta di una classica Irish Dry Stout con sentori di caffe e note di frumento dal corpo medio basso e con un grado alcolico di 4.2% ABV. Anche quest’anno ho rispettato la tradizione, tranne per il fatto che abbiamo fatto una sessione di assaggi qualche giorno prima: al termine dell’esame finale del corso di analisi sensoriale presso la Birreria Bunker abbiamo degustato tutti assieme due bottiglie di Goriziana. Per la mia gioia tutti ne sono rimasti impressionati, la delicatezza generale che sono riuscito ad ottenere in questa birra è stata molto apprezzata, e l’insegnante Danijel si è cingratulato con me per l’ottimo equilibrio di profumi e sapori. Wow!

La seconda sessione ufficiale è stata alla grigliata di San Patrizio che abbiamo il sabato della stessa settimana. Tutti i miei amici l’hanno apprezzata tantissimo e anche chi non è un amante delle Stout ha detto che è piacevole da bere: naturalmente tutto ciò mi ha reso molto felice. In quest’occasione però ho fato anche un secondo test: dal momento che si tratta di una birra rifermentata in bottiglia volevo provare la differenza dovuta alla dimensione della bottiglia, perciò abbiamo aperto diverse bottiglie da 75cl e una magnum da 1.5L. L’anno scorso ho già fatto questa prova con una bottiglia da 50cl e una da 75cl e devo ammettere che la birra dalla bottiglia più grande mi sembrava ion qualche modo migliore. Questa volta però non ho notato differenze sostanziali tra quellamda 75cl e la magnum, ma probabilmente questo è dovuto al fatto che 3 mesi di maturazione non sono sufficienti ad apportare diferenze percettibili. Proverò a ripetere la stessa prova con una birra che maturerò più a lungo (potrei farlo con la IGA, vedremo).

Prima di dirvi le mie opinioni però vorrei descrivere le differenze che ho apportato alla versione dell’anno scorso:

  • l’anno scorso ho usato come parte non maltata del grist solamente fiocchi di frumento (circa il 30% del grist). Non era male ma il sapore non mi convinceva del tutto. Per questo motivo questa volta ho usato dei clacssici fiocchi di malto suddividendo in 20% di malto e 10% di frumento cercando di spostarmi verso un sapore più comune pur mantenendo qualche nota di frumento;
  • l’anno scorso ho fatto tutta la fermentazione a 18°C e l’S-04, oltre ad un’erruzione vulcanica dal fermentatore, ha prodotto degli esteri che non volevo. Per questo motivo ho abbassato la temperatura a 16°C per alzarla nuovamente a 18°C dopo i primi quatro giorni di fermentazione;

E adesso, come promesso, la mia opinione: devo ammettere che queste due semplici modifiche hanno fatto la rdifferenza. Come ha detto Danijel tutto quanto è ben bilanciato sia al naso che in bocca, il frumento si sposa molto bene con il caffé e c’è una piacevole leggera e delicata nota acida nel retrogusto a completare la bevuta. E la schiuma è (quasi) una schiuma da Stout, densa e molto persistente anche se non cremosa: per questo motivo l’obbiettivo per il prossimo anbno è fare una crbonazione forzata con carboazoto mantenendo il resto della ricetta invariato. Vedremo se ne sarò capace!

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